Pacing biventricolare per blocco atrioventricolare e disfunzione sistolica


Il pacing ventricolare destro ripristina un’adeguata frequenza cardiaca nei pazienti con blocco atrioventricolare, ma alte percentuali di pacing apicale ventricolare destro potrebbero promuovere la disfunzione sistolica ventricolare sinistra.

Uno studio ha valutato se il pacing biventricolare fosse in grado di ridurre mortalità, morbilità e rimodellamento ventricolare sinistro avverso in tali pazienti.

Nello studio sono stati arruolati pazienti con indicazione per pacing con blocco atrioventricolare; scompenso cardiaco di classe New York Heart Association ( NYHA ) I, II o III e una frazione di eiezione ventricolare sinistra uguale o inferiore a 50%.

I pazienti hanno ricevuto pacemaker per resincronizzazione cardiaca o defibrillatore cardioversore impiantabile ( ICD ) ( quest’ultimo se il paziente aveva un’indicazione per terapia di defibrillazione ), e sono stati assegnati in maniera casuale a pacing ventricolare destro standard o pacing biventricolare.

L’esito primario era il tempo al decesso per qualunque causa, una visita urgente per scompenso cardiaco che ha richiesto terapia intravenosa o un aumento uguale o superiore al 15% nell’indice di volume telesistolico del ventricolo sinistro.

Dei 918 pazienti arruolati, 691 sono stati randomizzati e seguiti per un periodo medio di 37 mesi.

L’esito primario si è manifestato in 190 dei 342 pazienti ( 55.6% ) nel gruppo pacing ventricolare destro, rispetto a 160 dei 349 ( 45.8% ) nel gruppo pacing biventricolare.

I pazienti assegnati a pacing biventricolare hanno mostrato un’incidenza significativamente più bassa dell’esito primario nel tempo rispetto a quelli assegnati a pacing ventricolare destro ( hazard ratio, HR=0.74 ); risultati simili sono stati ottenuti nei gruppi pacemaker e defibrillatore cardioversore impiantabile.

In conclusione, il pacing biventricolare è risultato superiore al pacing ventricolare destro convenzionale in pazienti con blocco atrioventricolare e disfunzione sistolica ventricolare sinistra con scompenso cardiaco di classe NYHA I, II o III. ( Xagena2013 )

Curtis AB et al, N Engl J Med 2013; 368: 1585-93

Cardio2013



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